Miti, leggende e curiosità sullo struzzo
Nonostante in Europa lo struzzo sia un animale ancora poco conosciuto e apprezzato, la sua carne è sempre più ben accolta nella dieta quotidiana di grandi e piccini.
Ma non è solo per i tagli teneri, magri e dolci che ci ricordiamo di questo buffo uccello. Lo struzzo, infatti, è famoso tra i più piccoli per la sua proverbiale abitudine di nascondere la testa sotto la sabbia per sfuggire ai predatori. Un’abitudine molto sfruttata da favole, miti e cartoni animati che lo rende un uccello simpatico e bizzarro agli occhi dei bambini.
Ma non è tutto qui, lo struzzo è protagonista di tanti altri miti e leggende fin dai tempi degli antichi Egizi. Per non parlare delle popolazioni africane come Bantu e Zulu! Oggi vi raccontiamo queste e tante altre strane curiosità sugli struzzi e tutto ciò che li riguarda. Non ve le potete assolutamente perdere!
Continuate a leggere per stupirvi di quanto ci sia ancora da scoprire sul mondo di questi animali…
Un fisico da corridore e un fascino da star
“Non bisogna nascondere la testa sotto la sabbia quando c’è un problema. Bisogna affrontarlo!”
Quante volte abbiamo sentito dire questa espressione? Tante, tantissime! Subito la associamo all’immagine dello struzzo che si nasconde senza esitazione scavando una piccola buca nella sabbia.
Ma se vi dicessimo che è falsa? Proprio così, lo struzzo non scava davvero una buca per nascondersi. Per confondersi con la bassa vegetazione tipica delle sue zone di origine, piega il lungo collo fino a toccare il terreno. In questo modo il corpo, coperto di piume e dalla forma tonda, sembrerà uno dei tanti cespugli della savana e i predatori faranno meno caso alla sua presenza. La testa, tuttavia, rimane all’aria. Così lo struzzo è libero e pronto per scappare più veloce del vento ad ogni pericolo in avvicinamento.
Pensate infatti che è l’uccello più veloce del mondo e che raggiunge addirittura i 70 km/h. Per questo ha bisogno di grandi spazi in cui potersi sfogare e correre in tutta tranquillità. La corsa è la sua arma di difesa migliore, oltre alle unghie e al becco. Le ali, infatti, sono troppo piccole per poter sorreggere il suo peso in volo e si rivelano sostanzialmente inutili.
Anche le piume, enormi e leggere, sono di grande aiuto per la mimetizzazione. Servono anche per comunicare con gli altri esemplari della specie e soprattutto come termoregolatore. Gli uomini, da sempre, sono stati dei grandi ladri di piume di struzzo. Soffici, eleganti e maestose, sono state l’accessorio prediletto per impreziosire copricapi e abiti di tante popolazioni ed epoche diverse. Sul nostro blog abbiamo scritto un articolo interamente dedicato alle uova e alle piume di struzzo. Cliccate qui per leggerlo!
Tanti miti, un unico protagonista: lo struzzo dagli Egizi ai Bantu
Tantissime sono le leggende che riguardano lo struzzo. Alcune ne descrivono le qualità fisiche, altre ne spiegano la simbologia. Tutte hanno però qualcosa di misterioso e rivelatorio che stupisce e affascina. Qui sotto condividiamo le nostre preferite, siamo sicuri che non le conoscete tutte!
La leggenda forse più affascinante che riguarda gli struzzi proviene dalla tradizione egizia. La dea Maat, rappresentante dell’ordine universale e promotrice di giustizia, portava sul capo una piuma di struzzo. Maat toglieva la piuma dal capo in una sola occasione, ovvero quando si trovava di fronte alle anime dei morti. Aveva infatti il compito di pesare il loro cuore paragonandolo alla piuma: se il cuore si fosse rivelato uguale o più leggero allora l’anima avrebbe potuto dirsi salva. Se si fosse dimostrato più pesante allora all’anima non sarebbe stata concessa l’immortalità. La piuma è diventata il simbolo di questa divinità tanto importante e la troviamo come geroglifico sulle antiche iscrizioni che la riguardano.
Tuttavia, la zona dove c’è una maggiore concentrazione di miti e leggende relative allo struzzo è proprio l’Africa centro-meridionale. Sono questi i luoghi in cui lo struzzo vive allo stato brado e in cui si sono formati i primi allevamenti.
Una leggenda del popolo Bantu, ad esempio, narra di come all’origine dei tempi lo struzzo fosse un animale prestigioso e intelligente, tanto da possedere la tecnica per maneggiare il fuoco. Tuttavia, peccando di presunzione e orgoglio, gestì il fuoco con poca cautela. Si scatenò un grosso incendio in cui lo struzzo rimase ferito rovinandosi le piume che ancora oggi sono nere a causa della bruciatura. A seguito di questo incendio perse anche l’abilità di volare e oggi si ritrova a dover correre più veloce dei suoi predatori per poter sopravvivere.
Ma non è solo fra i miti delle popolazioni antiche che lo struzzo viene nominato. Anche nell’araldica, lo studio delle armi e degli stemmi gentilizi, lo ritroviamo raffigurato più volte. Infatti, è simbolo di diversi concetti tra cui la giustizia per via delle sue penne, che sono di uguale misura. Simboleggia anche l’obbedienza grazie all’abitudine di chinare il capo e così viene infatti rappresentato in alcuni stemmi. Infine, è simbolo di resurrezione per la potenza che trasmette il suo sguardo, temuto e rispettato durante tutto il Medioevo.
Ancora qualche curiosità sul mondo degli struzzi
Vi abbiamo ormai svelato quasi tutto ciò che sappiamo di miti e leggende ma ci rimane ancora qualche curiosità.
Lo sapete, ad esempio, che le uova di struzzo sono grandi circa come 25 uova di gallina? Per questo nelle ricette viene spesso indicato il peso da utilizzare oppure la proporzione. In questo modo si è sicuri di non usare troppo o troppo poco liquido. Sarebbe impossibile quantificarlo per numero di uova! Il sapore, inoltre, non ha nulla da invidiare alle uova tradizionali, è delicato e sembra lasciare un retrogusto di panna. Sul nostro shop potete trovare le uova di struzzo adatte sia all’uso in cucina che vuote, per utilizzarle come base da dipingere.
Oltre che le uova, dello struzzo si consuma anche la carne che si presenta estremamente magra e priva di grasso. Questo perché lo struzzo è abituato alla corsa e la sua struttura agevola in tutto e per tutto questa sua caratteristica. La carne è ottima per cotture veloci (in padella o alla piastra) grazie alle quali può sprigionare tutti gli aromi dolci e delicati che la caratterizzano.
Ora che vi abbiamo raccontato tante curiosità su questo uccello bizzarro e simpatico non vi resta che visitare il nostro sito. Troverete tanti prodotti di origine naturale proveniente dal nostro allevamento nel cuore del Trentino, con ampi spazi aperti e un’attenzione particolare all’ecosistema che ci circonda.
Scegliete i tagli più pregiati da servire ad amici e parenti e ricordatevi ti raccontare i miti e le leggende che avete appena imparato!